Vera Santoro – Stati d’Animo
L’egoismo e l’avidità conducono verso una unica strada senza ritorno: la solitudine.
L’egoismo e l’avidità conducono verso una unica strada senza ritorno: la solitudine.
Chissà quando si rompe il cielo come cade l’acqua; forse, in pezzi di ciglia.
La mia è quel tipo di insicurezza di chi è stato ferito, una volta, due e anche tre dalla stessa persona. Quell’insicurezza che fa uscir fuori soltanto il peggio di te. Quella che non riesce a farti dire un complimento al ragazzo che ti piace, quell’insicurezza che ti porta sempre a dire “no vabbè, poi magari posso disturbare” e a quel punto non chiami, non scrivi a nessuno. Quasi come se io stessi sempre un gradino sotto rispetto a tutti gli altri. Quella che ad ogni complimento ricevuto dici “ma chi, io? No guarda stai sbagliando”, come se io non meritassi mai niente. Sono soltanto un accumulo di tante piccole insicurezze da formare un groviglio di acidità. Ma quando si è così, come me, come si fa a piacersi? Come si fa ad apprezzarsi, a dirsi “io valgo”?
Io do voce all’emozioni che tu mi scateni, perché voglio raccontarti cosa sei veramente per me.
Per quanto la vita possa apparirti dura, tu non strisciare, ma cammina sempre a testa alta, guardando il tuo nemico negli occhi.
Quando non si riesce a stare da soli ovvero con se stessi, non si riesce nemmeno a stare con gli altri. Dobbiamo imparare a stare da soli, soltanto così possiamo rispettare gli spazi delle persone a cui vogliamo bene non creando una dipendenza emozionale.
La solitudine è la miglior compagnia.