Vera Santoro – Tristezza
Ci sono i momenti in cui ti senti schiacciato dalla cattiveria e non ne capisci il perché, e ti rifugi negli angoli nascosti del tuo cuore alla ricerca di una speranza che ti faccia ritrovare la forza di affrontare la vita.
Ci sono i momenti in cui ti senti schiacciato dalla cattiveria e non ne capisci il perché, e ti rifugi negli angoli nascosti del tuo cuore alla ricerca di una speranza che ti faccia ritrovare la forza di affrontare la vita.
Siamo come attori che recitano nella commedia della vita, poi ci svestiamo e ci ritroviamo da soli con le nostre paure.
Ho talmente cercato di capire gli altri, che ho smesso alla fine di capire me stessa. I miei sogni, i miei desideri, non so più dove siano finiti. Forse negli occhi di chi ho amato e ora non c’è più o non fa più parte della mia vita. È triste sentire i propri occhi spenti, è triste non sentire più se stessi.
A che servono le parole quando ci sono già le lacrime che parlano?
Spesso non troviamo un significato logico agli ostacoli, o meglio, paletti che ci mettiamo noi stessi lungo il percorso della vita, ostacoli che ci fanno cambiare modo di ragionare e vivere, il tutto spesso senza una ragione logica, perché senza logica è il meccanismo che lega il cuore alla mente.
Vedere il dolore altrui non significa riuscirlo a capirlo, ma solo riuscire a comprenderlo.
Puoi giocare con tutto, ma mai con i sentimenti. Un cuore non è un pezzo di una scacchiera, se lo farai cadere non tornerà mai come prima.