Roberto Gervaso – Verità e Menzogna
Più che dalla coscienza di bisogni insoddisfatti, il nostro vittimismo nasce dal timore di dovervi personalmente far fronte.
Più che dalla coscienza di bisogni insoddisfatti, il nostro vittimismo nasce dal timore di dovervi personalmente far fronte.
Si piange quando si grida all’ingiustizia.
Non dice niente, ma come lo dice bene!
La gente direbbe meno bugie se la verità rendesse di più.
Chi fa troppe prediche ha certamente qualcosa da farsi perdonare.
Il metodo storico di soddisfare i bisogni eliminando i desideri è analogo a quello di amputarsi i piedi quando si ha bisogno di scarpe.
Il galateo non c’impedisce di metterci le dita nel naso. Ci vieta solo di farlo in pubblico.
Clemenza e verità si sono incontrate: giustizia e pace si sono scambiate un bacio.
La menzogna ha questo vantaggio sulla verità: chi la dice può più facilmente ricredersi.
Coloro che tengono dei cani sono dei vigliacchi che non hanno il coraggio di mordere da soli.
Una scusa? Bah! Disgustosa! Vile! Al di sotto della dignità di qualsiasi gentiluomo, per quanto egli possa essere nel torto.
Un prestigiatore che, dopo aver messo del metallo nella tua bocca, tira fuori monete dalle tue tasche.
Una conoscenza: una persona che conosciamo abbastanza da ottenerne del denaro in prestito, ma non abbastanza da prestargliene.
Cinico: un mascalzone la cui vista difettosa vede le cose come sono, non come dovrebbero essere.
L’irreligiosità: la principale fra le grandi fedi del mondo.
Il tornaconto è il padre di tutte le virtù.
Nel paese della bugia, la verità è una malattia.