Veronica Roth – Ricordi
Sottrai a una persona i suoi ricordi e le toglierai la sua identità.
Sottrai a una persona i suoi ricordi e le toglierai la sua identità.
Stanchezza, che mi trascini a letto, tra le lenzuola tiepide ed accoglienti, non scordare di darmi il bacio della buonanotte e di rimboccarmi le coperte. Poi lascia la mia stanza e chiuditi dietro la porta, ma porta via con te i pensieri della giornata appena giunta al termine per lasciare spazio a nuovi sogni, nuovi desideri.
La verità è che i ricordi si alimentano da soli e più cerchi di cancellarli più tornano con prepotenza.
La primavera più bella della mia vita fu un autunno.
Per conservare i ricordi, occorre prima viverli.
Mi ricordo del presente anche se non serve a niente.
Le estati più belle? Sicuramente quelle della adolescenza. Quando tra un bacio rubato dietro ad una cabina, un uscita a due su un pedalò, e un gelato mangiato seduti sul bagnasciuga, non avevamo altro nel cuore che il sorriso di quell’amore che ci sembrava eterno come la nostra spensieratezza.