Vilfredo Pareto – Religione
Se oggi i popoli civili più non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell’oceano, non è certo merito della religione.
Se oggi i popoli civili più non credono che il sole, ogni sera, si tuffi nell’oceano, non è certo merito della religione.
Gli uomini sono in attesa; essi giudicano la verità della religione secondo la fecondità di questa nella vita sociale.
L’intelligenza delle realtà spirituali e invisibili è il vero pane dell’anima.
Nonostante ciò che dice la chiesa accettare l’altro non significa subire l’altro, porgere l’altra guancia non significa voler prendere ceffoni.
C’è chi ha bisogno di questo referente che trascende la vita. Ma c’è una trascendenza molto più elementare: le persone che sono qui davanti mi trascendono. Hanno una loro visione del mondo. Perché non instauriamo una trascendenza orizzontale invece che una trascendenza verticale. Perché invece di parlare con Dio non parlo col prossimo mio. Non era una anche delle massime di Gesù? Quando diceva che nel prossimo c’è l’immagine di Dio. Allora cominciamo a parlare con la gente, insomma, a questo punto. Perché è già trascendenza riuscire a intendersi con un altro. Non c’è bisogno di parlare col Dio ignoto, dove a parlare sono solo io perché tanto lui non risponde, se non le parole che io penso che lui dica. Che sono poi gli esaudimenti dei miei desideri.
“Dio” dice San Paolo “lo vediamo qui in terra per riflesso e per enigma. Dopo morte lo vedremo sul serio.”
Qualsiasi mossa che facciamo nella scacchiera della vita, Adonai è sempre al nostro fianco ad assistere la nostra mano.