Vincenza Molvetti – Morte
Esistono addii che non saranno mai tali.
Esistono addii che non saranno mai tali.
La morte: è una semplificazione relativa, un mezzo necessario a tratti. La vita di oggi è avanzata ma anche complicata, e si sente, necessaria una semplificazione. Se ogni situazione particolare è irripetibile, e dopo un cambiamento lo stato originario non è semplicemente annichilito, allora la tendenza spontanea della vita è l’evoluzione. Quando viene distrutto qualcosa, in genere si presuppone un migliore utilizzo dello spazio liberato, per questo lo stato originario risulta poi migliorato.
Come gli altri anch’io andrò. Non sapendo dove. Nel silenzio del perché.
Capiremo tutto in quel ultimo passaggio in cui perdere la vita apparirà così impossibile che – a dispetto di ogni speculazione filosofica – il senso dell’esistenza si svelerà nella sua eterna semplicità.
Gli attimi prima di morire sono sicuramente i più difficili se ne siamo consapevoli.
La morte è spaventosa, ma ancor più spaventosa sarebbe la coscienza di vivere in eterno e di non poter morire mai.
Morire per un’idea é indiscutibilmente nobile. Ma quanto più nobile sarebbe se gli uomini morissero per idee che sono vere.