Vincenza Vitale – Stati d’Animo
Ridi, ridi sempre. Fatti credere matto, ma mai triste, perché la voce gira e il culo di chi ti odia brucia.
Ridi, ridi sempre. Fatti credere matto, ma mai triste, perché la voce gira e il culo di chi ti odia brucia.
Spero di averti lasciato qualcosa di speciale. Qualcosa di buono e di soffice. Spero d’essere un bel ricordo e non una terribile realtà. Mi piacerebbe che sorridessi se mai ti capitasse di ripensarci. Che di me ti rimanesse un impronta sul cuore. No. Non dolorosa. Non come mi succede di non mettere le presine per sfornare i biscotti. Vorrei che fosse un segno, anche piccolino, un segno semplice. Un qualcosa di fresco. Come i fiocchi di neve che si sciolgono tra le mani. Vorrei che almeno ti rimanesse un’orma. L’orma dei passi che per un po’ abbiamo fatto insieme. Continuerò a camminare con te. Non voglio dirti che se avrai bisogno ci sarò. Perché io ci sono. Ci sono sempre. Ci sarò sempre. Voglio dirti che puoi scordare tutto. Puoi rimuoverlo dalla mente. Ma non dimenticarlo. Perché se lo dimentichi andrà via anche dal cuore. Ed è terribile avere un cuore che non ricorda.
L’ansia non ci sottrae il dolore di domani, ma ci priva della felicità di oggi.
Chi sono io? Una spettatrice silenziosa in un mondo oramai troppo pieno di protagoniste.
È quell’inquietudine dentro che agita il mare dei miei sentimenti, provocando uragani.
Chiesi a un anziano cosa fosse per lui la solitudine. “L’istinto di apparecchiare per due”, rispose, nascondendosi dietro un sorriso stanco.
Non si tratta di essere diversi o di cambiare, capita di rendersi conto di ciò che si merita davvero. Il resto viene da se.