Vincenzo Costantino – Amico
Io non odio te… non sarebbe giusto, io odio chi ti ha fatto diventare cosi.
Io non odio te… non sarebbe giusto, io odio chi ti ha fatto diventare cosi.
La tua strada è buia se non è rischiarata dalla luce di un amico.
Ho visto amici trasformarsi in infami… tutti che lanciano sassi e poi nascondono le mani.
Quando l’esserci lo senti al di là della cosciente percezione.
Il vero amico si vede sempre nel momento del bisogno (tuo). Il falso amico si vede sempre nel momento del bisogno (suo).
Spero di essere sempre “degna” di quell’abbraccio ricevuto in dono.
Amico mio si dice con troppa facilità, si dice spesso dopo un abbraccio, dopo qualche caffè bevuto insieme, dopo un attimo che credi sia stato di lealtà. Poi passa il tempo e quell’abbraccio si fa sempre più freddo, il caffè lascia un sapore amaro. Sì, amico è una parola impegnativa, è un patto che si firma con l’anima, un impegno d’affetto sincero, un vissuto che dura più “di un attimo”.