Vincenzo Costantino – Stati d’Animo
Voglio rimanere solo nel mio silenzio. Bloccare il tempo e capire se sono io che sbaglio sempre oppure è il mondo che gira cosi.
Voglio rimanere solo nel mio silenzio. Bloccare il tempo e capire se sono io che sbaglio sempre oppure è il mondo che gira cosi.
Ritaglio il tempo con un piccolo specchio triangolare. “Ponilo sopra gli esseri senz’anima, figlia mia”. Ritaglio lo spazio con un piccolo specchio rettangolare. “Ruota lo specchio intorno a te, ma non riflettere te stessa”. Sto creando sequenze, ma sembrano incubi, camuffati da sogno, s’intende. Maestro, perché ci è consentito vedere il nostro volto? V’è forse dolore più grande di vedere un falso riflesso di noi stessi? Un riflesso che neppure appartiene all’altro, nemmeno a me stessa. Scusa, il vetro si è spezzato. Sono una, nessuna e centomila ora.
E mi ritrovo a voler essere forte per sconfiggere le mie debolezze, ed a essere debole perchè per troppo tempo sono stata forte
Io sono un’ombra sfuggente nella notte. L’oscurità appartiene al mio nero animo e nelle tenebre… accolgo con purezza ogni singola fonte di luce.
Il sorriso è forse l’unico nascondiglio in cui custodire il dolore che le lacrime tradiscono.
I sentimenti non si nutrono di bocche che gridano e nemmeno di mani che feriscono, ma di rispetto reciproco.
A chi mi dice “sii forte”, rispondo “no, grazie”, sono a mio agio con le mie debolezze, mi fanno compagnia mentre nuotano in un bicchiere di rum.