Vincenzo Costantino – Tempi Moderni
Non ho tempo di essere stanco perché se rallenti il passo, se ti volti per guardare il passato prima di fare qualcosa ci pensi allora sarà la fine, rimarrai sempre indietro.
Non ho tempo di essere stanco perché se rallenti il passo, se ti volti per guardare il passato prima di fare qualcosa ci pensi allora sarà la fine, rimarrai sempre indietro.
Vedi il tutto che va a rilento, tutto cosi condizionato da ciò che ci circonda tanto vero che il tutto peggiora.
La tecnologia nella comunicazione virtuale, con pc, tablet e smartphone, sta creando un esercito sempre più grande, di persone presenti assenti.
L’opera come l’architettura gotica, è una delle più stravaganti invenzioni dell’uomo occidentale. Non può essere interpretata per mezzo di nessun processo logico.
Si può essere felici con se stessi solo con ciò che ci piace veramente, inutile fingere.
La fretta e la superficialità sono le malattie psichiche del ventesimo secolo, e più di ogni altro posto si riflettono nella stampa.
È triste scoprire che l’idiozia ha più fan del senno. Considerando che i link più stupidi e inutili ricevono milioni di “mi piace” e di “condivisioni”, comprendo perché il mondo va sempre peggio; là fuori c’è un numero impreciso di stolti megalomani, paurosi di staccarsi da papino “omologato” e da mammina “massa”.