Vincenzo Costantino – Tempi Moderni
Non ho tempo di essere stanco perché se rallenti il passo, se ti volti per guardare il passato prima di fare qualcosa ci pensi allora sarà la fine, rimarrai sempre indietro.
Non ho tempo di essere stanco perché se rallenti il passo, se ti volti per guardare il passato prima di fare qualcosa ci pensi allora sarà la fine, rimarrai sempre indietro.
Potrai essere colto quanto vuoi, sapiente più di Dio, ma se non hai Google Traduttore che ti permette di comunicarlo al mondo intero, dubito riuscirai ad apparire nei libri di storia.
Questo è il nostro promemoria per ricordare a tutti che siamo uno Stato laico: nessuna Chiesa può far vivere l’amore come una colpa.
Certe sere sono cosi: ti guardi intorno circondato da persone ed è come essere solo.
Mezzo secolo fa la gente cantava un po’ ovunque. Cantava il falegname, il contadino, l’operaio, quello con il motorino, il fornaio. Senza distinzione di classe sociale e senza conoscersi si salutavano. Oggi non canta e non racconta più nessuno.
Nel tribunale della falsità la sincerità è già condannata.
La gente non ha ancora capito che per sfogarsi esistono gli amici, non gli stati di facebook.