Vincenzo Costantino – Tristezza
Ti abitui al dolore… vedi le spine che ti scorrono dentro graffiandoti il cuore come un nodo dentro che forse nessuno vedrà.
Ti abitui al dolore… vedi le spine che ti scorrono dentro graffiandoti il cuore come un nodo dentro che forse nessuno vedrà.
Dicono che piangere è un segno di debolezza. A volte non se ne conosce il motivo: ansia, irrequietezza insoddisfazione, dolore, gioia? Le lacrime sono uno sfogo, come se ad un certo punto le sacche lacrimali “tracimassero” ed esse scorrono inarrestabili, improvvise: l’importante è riuscire ad asciugarle e a ritrovare un sorriso.
Un uomo si butta giù perché non ha strade da percorrere, obiettivi da raggiungere, vita da vivere. Un uomo si butta giù perché non ha senso restare.
Questa pioggia mi batte nel cuore, nostalgia delle stelle, la mia anima spazia nella nebbia ed il corpo umido di angoscia aspetta il sole!
Sono come un artiglio spezzato da una strada asfaltata male, non più recuperabile, avvolto da silenzi, solitudine. La mia anima vaga dispersa senza una direzione fissa, ondeggiando verso destra e sinistra senza una pista. Le mie ali mi hanno abbandonato ed io mi sento come un’aquila in attesa del richiamo verso l’alto.
Nell’inferno della solitudine si muore.
Forse è più duro perdere qualcosa di caro, piuttosto che non averlo mai avuto. Ma se avessi deciso di non dare neanche un’occhiata a quella grande favola, non avresti neppure saputo cosa ti saresti perduto.
Dicono che piangere è un segno di debolezza. A volte non se ne conosce il motivo: ansia, irrequietezza insoddisfazione, dolore, gioia? Le lacrime sono uno sfogo, come se ad un certo punto le sacche lacrimali “tracimassero” ed esse scorrono inarrestabili, improvvise: l’importante è riuscire ad asciugarle e a ritrovare un sorriso.
Un uomo si butta giù perché non ha strade da percorrere, obiettivi da raggiungere, vita da vivere. Un uomo si butta giù perché non ha senso restare.
Questa pioggia mi batte nel cuore, nostalgia delle stelle, la mia anima spazia nella nebbia ed il corpo umido di angoscia aspetta il sole!
Sono come un artiglio spezzato da una strada asfaltata male, non più recuperabile, avvolto da silenzi, solitudine. La mia anima vaga dispersa senza una direzione fissa, ondeggiando verso destra e sinistra senza una pista. Le mie ali mi hanno abbandonato ed io mi sento come un’aquila in attesa del richiamo verso l’alto.
Nell’inferno della solitudine si muore.
Forse è più duro perdere qualcosa di caro, piuttosto che non averlo mai avuto. Ma se avessi deciso di non dare neanche un’occhiata a quella grande favola, non avresti neppure saputo cosa ti saresti perduto.
Dicono che piangere è un segno di debolezza. A volte non se ne conosce il motivo: ansia, irrequietezza insoddisfazione, dolore, gioia? Le lacrime sono uno sfogo, come se ad un certo punto le sacche lacrimali “tracimassero” ed esse scorrono inarrestabili, improvvise: l’importante è riuscire ad asciugarle e a ritrovare un sorriso.
Un uomo si butta giù perché non ha strade da percorrere, obiettivi da raggiungere, vita da vivere. Un uomo si butta giù perché non ha senso restare.
Questa pioggia mi batte nel cuore, nostalgia delle stelle, la mia anima spazia nella nebbia ed il corpo umido di angoscia aspetta il sole!
Sono come un artiglio spezzato da una strada asfaltata male, non più recuperabile, avvolto da silenzi, solitudine. La mia anima vaga dispersa senza una direzione fissa, ondeggiando verso destra e sinistra senza una pista. Le mie ali mi hanno abbandonato ed io mi sento come un’aquila in attesa del richiamo verso l’alto.
Nell’inferno della solitudine si muore.
Forse è più duro perdere qualcosa di caro, piuttosto che non averlo mai avuto. Ma se avessi deciso di non dare neanche un’occhiata a quella grande favola, non avresti neppure saputo cosa ti saresti perduto.