Vincenzo Lista – Silenzio
A volte, stare con la finestra socchiusa nella stanza del silenzio, il tempo, come un leggero venticello porterà l’eco delle tue risposte.
A volte, stare con la finestra socchiusa nella stanza del silenzio, il tempo, come un leggero venticello porterà l’eco delle tue risposte.
Si comprende di più con un silenzio sommesso che con l’urlo delle parole.
Abbandoniamo i nostri sensi inebriati del vino del silenzio. La sua bontà schiavizza, la sua generosità inganna. E non ci basta mai non per masochismo, bensì perché alimenta il desiderio d’essere.
Scrivere è un urlo silenzioso, un riservato egocentrismo, una timida vanità.
Semplicità, vestito semplicemente piacevole per l’anima.
Preferisco la solitudine e il silenzio, piuttosto che il caos di parole senza senso.
Ecco, ricomincia la mia voglia di stare in silenzio, il mio chiudere le porte, non mi sento al sicuro, io che cerco di rassicurare per rassicurarmi, non so più nemmeno se ho voglia di spiegare chi sono, non so più se ne vale la pena.