Vino Veritas – Stati d’Animo
La cosa peggiore di quando si è tristi è sapere che l’unica persona in grado di aiutarti è la stessa a farti soffrire…
La cosa peggiore di quando si è tristi è sapere che l’unica persona in grado di aiutarti è la stessa a farti soffrire…
Chi attraversa un momento buio, non può che lottare e proseguire per ritrovare la luce. Fermarsi e arrendersi fa solo in modo che tu resti persa in quel buio. Fare questo richiede un’enorme forza interiore, e io so che quella forza ogni persona può trovarla, anche tu si! Non sei sola, non lo sei adesso dentro al “Peggio” e non lo sarai dopo dentro al “Meglio”! Non mollare mai perché la vera vittoria è quella che raggiungerai solo lottando.
Ciò che non smuove l’anima è superfluo.
Le ombre appartengono al passato, le luci al presente, i colori, al futuro che sogni.
Ho lasciato le lacrime sullo stelo del mio corpo inclinato dove tutto tace e cede, cedo io nel tacere, e resto alle estremità di una me stessa messa in posa.
Sai, a volte mi chiedo perché mi sia dovuta ridurre a sprecare interi pomeriggi pensando a te, a cosa fare, a cosa dire… ma ciò che è peggio è che in quel momento non mi sembrava tempo sprecato, mi sembrava la cosa giusta. Era tempo speso per cercare un modo per non perderti, per capirti. Ma non ci sono riuscita, per quanto mi sia sforzata, picchiata con i miei sentimenti, non ci sono riuscita. E tu non noti nulla… Ma si sa quando stai combattendo per qualcosa e non ottieni risultati, o non stai facendo abbastanza o quel qualcosa non ha voglia di combattere con te. Ma io da stupida sono ancora qui a volerti bene nonostante tutto.
Mentre il sole sale le scale del cielo, io guardo il soffitto di questa enorme camera che è il mio cuore,provo a parlare, sento l’eco della mia voce, o di quello che ne rimane. Non vi sono mobili, solo ritratti di quel che fui insieme ad altre persone, di cui vedo i fantasmi passarmi davanti. Mentre il sole giunge all’ultimo gradino, io guardo fuori dalla finestra: La nebbia offusca il mio cammino, o forse è il mio cammino ad intralciare la nebbia? Le scorro addosso come acido, la attraverso, ma quella che si dilania sono io. Mentre il sole ripercorre lo stesso cammino, ma nel senso contrario, io mi volto verso uno specchio, ma colpendolo mi scompongo in mille pezzi verso il pavimento. Fino ad ora ho detto: “Il sole sale verso il cielo”. Ma se invece fosse il cielo, ad inchinarsi dinanzi al sole?