Violetta Serreli – Stati d’Animo
Non vorrei mai essere nei panni di una persona a cui non manca nessuno.
Non vorrei mai essere nei panni di una persona a cui non manca nessuno.
Alla donna che sono, tolgo le mani di dosso di chi vuole grattarle via i segreti e derubarle i misteri e le confessioni fatte a notte fonda e sottovoce, tra anima ed agonia. Alla donna che sono, evito le intenzioni incapaci degli inesperti che la rendono ‘cosà sotto strati di oscenità, gettando sotto al letto la lettera scarlatta che l’è bruciata sul petto. Alla donna che sono, sottraggo i colori sbiaditi, adeguandoli alle sue iridi per arrivare, in un tuffo, alle pupille che si dilatano e si restringono a seconda di luce e buio. Alla donna che sono, regalo più carne e ossa per rivestire le ferite e camuffare le ammaccature, quelle morali e quelle vere di un tempo, inferte da mani violente e decido di farla vivere di sussurri e bisbigli, ché gli urli sono laceranti e l’hanno sempre spaventata. Alla donna che sono, do la possibilità di desiderare di nuovo e di fare l’amore come lo sapeva fare, perché… beh, sarebbe un peccato non farlo! Alla donna che sono, tolgo la taglia dalla testa, come fosse stata un’assassina ed invece, quella morta ammazzata è stata proprio lei. Alla donna che sono, dedico parole in poesia, sempre, ogni giorno, per ricordarle come viva con la sua testa.
La gioia è come il volo.
La pazzia più grande è credersi sempre nel giusto.
Se vogliamo essere felici possiamo esserlo sempre, perché la felicità è dentro di noi, essa non dipende dagli avvenimenti che ci capitano, ma dal modo in cui noi li percepiamo e li affrontiamo. Se siamo sereni e in pace con noi stessi, siamo anche felici.
La scalata più difficile è quella di andare avanti, sempre e comunque, pur di raggiungere la vetta delle tue conquiste, e arrivare a quel giorno in cui con sorriso sul viso e la soddisfazione di dire sono soddisfatto di me stesso.
La speranza è il sole che esce dietro le nuvole della malinconia, la determinazione è il forte vento che le allontana.