Henry Louis Mencken – Vita
La vita è una strada senza uscita.
La vita è una strada senza uscita.
Qui siamo sempre più in stallo, soltanto che non stiamo giocando a scacchi, ma stiamo vivendo.
Sacrificarsi per un futuro migliore o vivere il presente senza garanzie, per il dopo. Ma la vita è veramente come il gelato biscotto vaniglia e cioccolato? Io preferivo la vaniglia, allora iniziavo a mangiarlo dal cioccolato, così me la tenevo per la fine. Da vero cattolico mettevo il sacrificio davanti e la goduria dopo. Una volta a metà mi è caduto, proprio quando dovevo mangiare la vaniglia… ploff! Per terra. Una volta solamente. E se la mia vita fosse proprio quella volta?
Quando pensiamo di condurre, allora siamo guidati.
Talvolta gli intelligenti deboli vengono ostacolati dagli stolti forti, e questo non fa sicuramente bene allo sviluppo dell’armonia sociale.
Come archeologo del pensiero umano, sostengo che è facilmente dimostrabile che l’uomo è un’invenzione di data recente.
Qui c’è tutta la vita, ma sembra che lo Spirito Santo sia da qualche altra parte.
Così finisce il mondo. Non in un baccano ma in un piagnisteo.
Non credo che s’invecchi. Credo che quello che capita abbastanza presto nella vita è che ad una certa età ci si fermi, ristagnando.
La vita umana nel suo insieme, non è che un gioco, il gioco della pazzia.
So come gli uomini in esilio si nutrano con sogni di speranza.
La vita è molto di più che lottare per fare soldi.
Comincia a vivere subito e considera ogni giorno come una vita a sé.
Il calabrone entra nella stanza illuminata, va a battere velocemente contro la lampada, le pareti, i mobili.Rumore secco delle sue zuccate. Dopo un po’ si acquatta per riprendere le forze. Ricomincia contro la lampada, le pareti, i vetri, e daccapo contro la lampada.Infine cade sul tavolo, zampe all’aria, la mattina dopo è secco, leggero, morto. Non ha capito niente, ma non si può dire che non abbia tentato.
Sento dunque sono.
La materia non è la realtà ma ne è soltanto la scorza.
L’uomo procede freneticamente su una via che non conosce, vuole arrivare alla meta, ha sempre fretta, e corre sempre più nevroticamente nella speranza di trovare qualcosa o qualcuno, e se alla fine lo troverà è probabile che si senta dire:” Ti sei affaticato invano, non sono io quello che stavi cercando, ora qui la strada è finita, perciò se vuoi continuare il tuo cammino devi tornare indietro.”