Vito Parente – Ricordi
Ti manca? No, ho solo la testa invasa dei suoi ricordi… Dei suoi occhi, dei suoi sorrisi, dei suoi baci, dei suoi abbracci, dei suoi ti amo, ma sopratutto dei suoi per sempre!
Ti manca? No, ho solo la testa invasa dei suoi ricordi… Dei suoi occhi, dei suoi sorrisi, dei suoi baci, dei suoi abbracci, dei suoi ti amo, ma sopratutto dei suoi per sempre!
Non serve ridurre in cenere i ricordi se poi te li porti dentro.
E ora con chi viaggi, adesso che la solitudine accompagna i tuoi sogni?
Credo che dopo la morte ci sia un attimo per rivedere tutto quello che hai fatto durante la vita. Quindi ti ritrovi li, in un cinema, con degli amici a vedere la tua storia, il tuo film.
Forte è il ricordo, amaro il silenzio, impetuosa l’indifferenza, meschina la compassione, rivoluzionaria l’azione del fare.
Esiste una linea sottile che divide gli addii, da quelli pronunciati a quelli taciuti. I primi fanno male al cuore, i secondi toccano il punto più sensibile dell’anima.
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.