Vittorio Alfieri – Morte
Bisogna veramente che l’uomo muoia perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.
Bisogna veramente che l’uomo muoia perché altri possa appurare, ed ei stesso, il di lui giusto valore.
Credo che ci sia un momento della nostra vita ove affiorano in noi idee di come vorremmo che fosse il nostro futuro.Quanti progetti, umane ambizioni, sogni che coltiviamo con grande passione e poi, basta una visita al cimitero, un dubbio si insinua nella nostra mente ed i sogni svaniscono, riportandoci alla nostra misera esistenza. Vivere un attimo di felicità, intensamente.
Sotto un vecchio capello di paglia e un sorriso ogni giorno forzato c’era un vecchio che chiamavo nonno. Rideva perché era buono rideva perché voleva che lo vedessi felice rideva perché ora che è morto. Di lui mi ricordo il sorriso.
Dicono che un giorno moriremo tutti, ma chi dice che non lo siamo già dentro?
Molti cercheranno di insegnarti a vivere, nessuno ti preparerà alla morte però!
Il giusto non muore mai…
“La morte è, insieme alla nascita, il momento più importante a cui un” essere vivente “è chiamato”; a tanti mette paura, angoscia, tormento poiché si è attaccati al proprio “guscio carnale” ma, come alcuni animali fanno la muta per trasmigrare in un’altra “corazza” così l’anima fa con il nostro corpo mortale.La vita: esistere in un dato periodo temporale, in un casuale intervallo spazio tempo, ci permette di vivere l’esperienza terrena.Dobbiamo capire che il nostro effimero passaggio è la somma di tanti passaggi.Così è… così sarà; sino alla fine dell’evoluzione della materia organica ed inorganica.La non materia è l’elemento più evidente che ci permette di capire che come un albero “vive sopra, così sotto…”… così sopra, così sotto…Il buio annebbia i nostri occhi solo se non siamo capaci di aprirli e di osservare l’evidente che è dentro noi…Prima o poi capiremo. Tutti.