Voltaire (François Marie Arouet) – Filosofia
C’è chi in seconda fila brilla e in prima s’eclissa.
C’è chi in seconda fila brilla e in prima s’eclissa.
A stagione umida non si mangiano fichi.
I fatti e le nostre intenzioni sono paragonabili per lo più a due forze che tirano in due direzioni diverse e la loro diagonale è il corso della nostra vita.
Nel muro della certezza il dubbio è quella crepa dalla quale può infiltrarsi la luce della verità.
Gli Ottimisti sono coloro che inventano favole per distrarre ed alleviare il dolore, e ciò è utile, ma se si vuole affrontare la realtà della vita bisogna rivolgersi ai Pessimisti.
Mi pare, del resto, che l’atteggiamento pessimistico si addica di più che non quello ottimistico all’uomo di ragione. L’ottimismo comporta pur sempre una certa dose di infatuazione, e l’uomo di ragione non dovrebbe essere infatuato. E poi il pessimista non raffrena l’operosità, anzi la rende più tesa e diritta allo scopo. Tra l’ottimista che ha per massima: “Non muoverti, vedrai che tutto si accomoda”, e il pessimista replicante: “Fà d’ogni modo quel che devi, anche se le cose andranno di male in peggio”, preferisco il secondo.
L’attacco di panico è paragonabile al tentativo di contare ogni singola goccia d’acqua che tocca il suolo quando piove a dirotto.Eppure si può persino paragonare alla melodia di quella pioggia.