Walter Di Gemma – Filosofia
L’intelligenza ha delle prigioni che nemmeno il cuore riesce ad aprire.
L’intelligenza ha delle prigioni che nemmeno il cuore riesce ad aprire.
Vitaquando nascihai paura.Nei primi anni,l’ingenuitànella giovinezza;l’irruenza delle cose,nella fase della maturitàcerchi meditazione,nella vecchiaiaacquisti saggezza.Nella mortela pace.
Temere la morte altro non è che credere di esser saggi senza esserlo, di sapere ciò che non si sa. Infatti, nessuno sa che cosa sia la morte, se per l’uomo il più grande dei beni; eppure tutti la temono come se fossero sicuri che essa è il più grande dei mali. E non è forse la più riprovevole ignoranza, questa, di credere di sapere ciò che non si sa?
L’uomo è un tubo digerente che predica saggezza da una parte ed ha scarsa responsabilità dall’altra.
Se uno degli ascoltatori, non a scopo di contesa né per scherzare, ma seriamente dovesse rispondere, dopo aver riflettuto, a che cosa deve essere riferito questo nome, il “non essere”, in riferimento a che cosa e per quale oggetto noi crediamo che egli ne farebbe uso e che cosa indicherebbe a chi lo interroga? Ma questo almeno è chiaro, che il “non essere” non deve essere riferito a qualcuno degli enti. Ma noi diciamo che, se s’intende parlare correttamente, non bisogna definirlo né come unità né come molteplicità e neppure assolutamente chiamarlo con il “lo”, perché anche con questa espressione lo si designerebbe con una specie di unità.
Che cosa c’è di sbagliato del volersi ammazzare?Il mondo con le sue cattiverie non fa altro che incitarti a farlo ma poi, ipocrita, dice di tenere a te, di volerti aiutare.È come se “lanciasse il sasso e nascondesse la mano”.
Non si può comprendere ciò che non si vive direttamente. In questo senso, chi non…