William Shakespeare – Comportamento
La pazzia, signore, se ne va a passeggio per il mondo come il sole, e non v’è luogo in cui non risplenda.
La pazzia, signore, se ne va a passeggio per il mondo come il sole, e non v’è luogo in cui non risplenda.
Non possiamo volere il cambiamento se poi aspettiamo che siano solo gli altri a cambiare.
L’angoscia rivela alla coscienza la nostra libertà e testimonia la costante modificabilità del progetto iniziale. Nell’angoscia non ci limitiamo a renderci conto del fatto che i possibili da noi progettati sono costantemente rosi dalla nostra libertà in attuazione, ma comprendiamo inoltre la scelta, ossia noi stessi, come ingiustificabili; il che vuol dire che ci rendiamo conto che la scelta non trae origine da alcuna realtà anteriore, ed è anzi, tale da dover fungere da fondamento dell’insieme dei significati che costituiscono la realtà. In tal modo siamo costantemente impegnati nella scelta di noi stessi e costantemente consapevoli di poter bruscamente rovesciare la scelta ed invertire la rotta. Siamo pertanto sotto la costante minaccia della nullificazione della nostra scelta attuale, sotto la costante minaccia di divenire altri da ciò che siamo. Proprio per il fatto di essere assoluta, la nostra scelta è fragile.
“Scusa” se poi non si fa nulla per rimediare, rimane soltanto una parola.
La superstizione mi è sempre stata odiosa come il maggior danno che l’uomo si possa procurare.
Quando capirai chi sei, non sarai più lo stesso, niente potrà più toccarti, e nessuno potrà farti del male.
Il saper bere fa parte del saper vivere.