William Shakespeare – Desiderio
Non c’è nulla di più comune del desiderio di essere importanti.
Non c’è nulla di più comune del desiderio di essere importanti.
Nulla può impedire il passo ad Amore, perché ciò che Amore vuole, Amore osa tentarlo.
Come una luce fulgida, un giorno non molto lontano accendesti i miei sensi, e delle ali bianche nell’immenso cielo azzurro, mi posarono sul monte dell’oblio.
Dio vi ha dato un viso e voi ve ne create un altro.
La tua pelle sulla mia e fuori tutto il resto,non voglio chiudere gli occhi, non adesso…
Il desiderio più inafferrabile e raro è quando, osservando il tuo volto: le tue labbra, le tua mani, il tuo corpo, l’emozione che si scatena da origine ad un’aritmia fatale che salva il mio corpo solo se appagato dal risultato di tale emozione; possedere la tua anima e il tuo corpo accendendo un falò di passione, amore, armonia dei corpi e delle menti, sintonia di pensieri e parole, originano il fuoco d’artificio finale più spettacolare a cui si possa assistere; la sublimazione del desiderio, “ergo”, un solo corpo, una sola mente, un solo istinto… ecco, questo è il mio desiderio!
Se rinasco… è tutta un’altra storia.