William Shakespeare – Destino
Non è ancora il peggio, se si può dire: questo è il peggio.
Non è ancora il peggio, se si può dire: questo è il peggio.
C’è un orologio che regola il tempo? Lo vorrei trovare per fermarmi al giorno prima.
Siamo tutti un poco matti, ma se hai da fare con un matto vero, devi avere dei nervi d’acciaio per non soccombere. Se poi ci aggiungi una fetta di imbecillità, una porzione di frenastenia congenita, un’abbondante spruzzata di ignoranza; il tutto servito su un piatto di Alzheimer, allora che Dio ci salvi.
La fortuna spesso cammina a braccetto dello stolto colmando, così, le lacune che si porta dentro.
Hai avuto una delusione? Non ti dico di prenderla con filosofia e non pensarci più, non sarebbe corretto, ma finito il giusto tempo di sofferenza, apri gli occhi e ricomincia a cercare chi, da qualche parte del mondo, aspetta solo di trovare te.
Il destino è solo il mazziere che serve le carte. Sta a noi giocatori avere la capacità e sopratutto l’intuizione di “calare” al momento opportuno la mano vincente.
Siamo, quel che ci manca. Da per sempre.