William Shakespeare – Filosofia
Accada quel che accada, i giorni cattivi passano come tutti gli altri.
Accada quel che accada, i giorni cattivi passano come tutti gli altri.
La leggerezza dell’essere è lasciare libera la mente di volare con la leggiadria di una farfalla sui fiori della conoscenza.
Insensibile, né benevolo, né spietato, sottomesso a leggi rigorose o affidato al caso, il mondo non sa di sé. Non lo si può capire perché si presenta impersonalmente, se lo si riesce a chiarire in qualche particolare, resta comunque incomprensibile nella sua totalità. Ciò non toglie che io conosca il mondo anche in un altro modo. Un modo che me lo rende affine e che mi consente di sentirmi, in esso, a casa mia, al sicuro. Le sue leggi sono quelle della ragione, per cui, sistemandomi in esso, mi sento tranquillo, costruisco i miei strumenti e li conosco. Mi è familiare nelle piccole cose e in quelle che mi sono presenti, mentre mi affascina nella sua grandezza; la sua vicinanza mi disarma, la sua lontananza mi attira. Non segue i sentieri che attendo, ma anche quando mi sorprende con insospettate realizzazioni o inconcepibili fallimenti, alla fine conservo, anche nel naufragio, un’indefettibile fiducia in esso.
Presta a tutti il tuo orecchio, a pochi la tua voce.
Essere crudele per portare del bene. Preferisco prendere gran parte della sofferenza per me e fare comunque del bene!
Gli altri hanno smesso di essere il mio incubo da quando ho scoperto che il mio peggiore incubo, sono io.
Nella mia mente, vi è come un banco di nebbia, a volte riesco ad intravedere qualcosa, non sempre nitida, ma sempre distinta rispetto allo spazio circostante.