William Shakespeare – Stati d’Animo
Non v’è altra tenebra che l’ignoranza.
Non v’è altra tenebra che l’ignoranza.
Il nichilismo relativo, un pensiero latente sospinto scrollone che risveglia la pace dei sensi.
Nulla può scalfire quella sensazione di libertà assoluta, quando il cuore e animo procedono abbracciarti l’uno all’altro.
Tutto di quello di cui ho bisogno è già con me, il resto è un di più che posso anche eliminare, visto che in molti casi provoca ferite che non riescono a rimarginare in fretta.
Ci sono angoli della tua mente, che non mi appartengono. Lati e pareti, tra cattedrali e obelischi. Porte inaccessibili contro cui scagliare la mia rabbia, nella tenue, vana, speranza di accedervi. Muri invalicabili, che per quanto io mi danni, non si abbatteranno gridandovi contro. Tra strade senza meta, e deserti infiniti, di illusori compiacimenti mi riempio l’esistenza. Padrone del tempo, scruto il futuro, già ben tracciato a dire il vero, il tuo volto va scomparendo, ma stavolta nulla verrà a sostituirlo. Tra bandiere straniere, e statue illustri, la mia fama mi precede. Un altro pezzetto di me se ne va, lasciandomi sempre più solo, nascondendosi nella tua mente, in uno dei suoi angoli ancora non reclamati, senza clamori apparenti.
Scegliere di non odiare non significa non avere nulla per cui combattere.
Mi piacciono le persone positive, quelle che hanno l’anima colorata.