William Shakespeare – Vita
La vita è una favola narrata da uno sciocco, piena di strepito e di furore ma senza significato alcuno.
La vita è una favola narrata da uno sciocco, piena di strepito e di furore ma senza significato alcuno.
Il giorno dopo è sempre così. Il giorno dopo qualsiasi cosa. Un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce. Non riesci ad abituarti all’idea di essere già al giorno dopo. Ti ritrovi nel tuo primo pomeriggio del tuo primo di gennaio a metà novembre e ti accorgi di essere stonato, perché fuori tempo. Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo. Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi.
Non è il momento che deve viverti, ma la vita.
In fondo, l’immensa maggioranza degli uomini, sono come prigionieri;con tutte le porte e le finestre chiuse,e così allora si sentono soffocare; e benché abbiano la chiaveche apre quelle porte equelle finestre,non se ne servono,perché hanno paura.Hanno paura di perdersi.Vogliono restare quello che chiamano se stessi.Amano la loro menzogna e la loro schiavitù.Qualcosa in loro le ama e vi restaaggrappato.Continuano ad avere l’impressione che senza i loro limitinon esisterebbero più.
Molte volte ci convinciamo di non meritare quelle cose belle che la vita ci dona, mentre basterebbe imparare ad amarsi un po’ di più e accettare il fatto che non sempre vivere significa soffrire.
Possiamo vivere senza guardare in faccia nessuno, ma non possiamo vivere senza guardare in faccia noi stessi.
È meglio amare per un minuto e ricordarselo per l’eternità che amare per una vita intera ed odiarne il ricordo.