William Shakespeare – Vita
Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.
Io considero il mondo per quello che è: un palcoscenico dove ognuno deve recitare la sua parte.
Una volta il mondo intero si muoveva su ideali e sentimenti, adesso sono improvvisamente scomparsi entrambi e il mondo sta cadendo rapidamente in rovina.
Uno pensa sempre di aver capito tutto, poi alla fine si rende conto che quel tutto è da imparare da capo.
Fantasmi nella nebbia dei tempi,nebbia d’oblio, della dimenticanzanella scala a chiocciola della memoria.Ciottoli di tempo perduti lungo la stradadi ogni storia. Di me rimane solo un respiro,immobile, stanco, confuso, e quel leggerosenso di anima che vibra come le foglie al vento.
Il corpo umano è un tempio e come tale va curato e rispettato, sempre.
Chissà, magari i sogni che svaniscono dagli occhi di una persona poi passano negli occhi di altre. I ciclo della vita scorre negli sguardi di ognuno di noi, accomunando i nostri sentimenti.
Quando tutti quelli che muoiono di fame saranno morti di fame, nel mondo non avremo più il problema della fame.