Winston Churchill – Progresso
Gli imperi del futuro sono gli imperi della mente.
Gli imperi del futuro sono gli imperi della mente.
Sono sempre pronto ad imparare; non sempre a lasciare che mi insegnino.
L’uomo e la natura non si incontrano, perché il progresso è in ritardo e la natura è andata via prima.
Sono un effimero e non troppo scontento cittadino di una metropoli creduta moderna perché ogni gusto conosciuto vi è eluso, sia nell’arredamento e nell’esterno delle case, sia nel disegno della città. Sono città! Gruppi di torri comunali cantano le idee dei popoli. Dai castelli d’osso esce la musica ignota. Tutte le leggende si animano e gli alci irrompono nei borghi. Il paradiso degli uragani sprofonda. I selvaggi danzano ininterrottamente la festa della notte.
Non vi sono animali che si muovono sulla terra o uccelli che volano nei cieli, ma un’unico popolo simile al tuo.
Le scienze, ognuna tesa nella propria direzione, finora non ci hanno nuociuto gran che; ma un giorno, il confluire di frammenti di conoscenza dissociati schiuderà panorami della realtà talmente terrificanti che o impazziremo per la rivelazione, o fuggiremo dalla sua luce mortale, cercando rifugio nella pace e nella sicurezza di nuovi secoli bui.
Probabilmente dirai che il progresso può essere buono o cattivo, come gli ebrei, i tedeschi o i film.