Albert Camus – Vita
La morte non è dolorosa. È la vita terrena che è una morte.
La morte non è dolorosa. È la vita terrena che è una morte.
Meglio morire accoltellato dalle fitte del romanticismo che soffocare rinchiuso in un’armatura di cinismo.
Se scegli “diventi” chi sei, se non scegli “resti” chi vuoi.
La vita non è una parentesi tra il saltellare sugli scogli con la paura di bagnarsi piedi o camminare sull’orlo del precipizio con la convinzione di sapere volare.
Spesso la vita ci respinge, ci beffa, oppure scorre su un canale parallelo. Si parla sovente di un prolungamento, peraltro già in atto, della stessa. Questo fattore è importante al fine di curare ancora le proprie piaghe, di correggersi, di rischiarare le nostre zone oscure.
Mai più tempo conterà i miei passi, se non quello che va al ritmo della musica.Mai più corsa smorzerà il mio fiato, se non quella che va da qui all’eternità.Mai più voce corromperà il mio cuore, se non quella di coloro che parlano con la lingua dell’amore.Mai più carta bianca resterà tra le mie dita, se non quella che è riposta in attesa del mio inchiostro.Mai più “mai” sussurrerà la mia bocca, se non quello che pronuncia nell’ingenuità di una speranza.
Nell’universo non esiste alcun ordinamento prestabilito e immutabile, e tutto ciò che esiste è casuale e fortuito, quindi assolutamente sprovvisto di scopo e di senso.