Anna Maria D’Alò – Vita
Sono le negazioni dell’esistenza a spingerti a cercare le conferme per far emergere sui meno il più, come nell’algebra della vita il prodotto tra due meno dà un più.
Sono le negazioni dell’esistenza a spingerti a cercare le conferme per far emergere sui meno il più, come nell’algebra della vita il prodotto tra due meno dà un più.
Ci sono milioni di foto, in assoluta solitudine, che restano nascoste agli sguardi distratti e aspettano solo di essere scattate.
È la vita a costituire l’unica realtà e il vero mistero. La vita è molto di più che semplice materia chimica, che nelle sue fluttuazioni assume quelle forme elevate che ci sono note. La vita persiste, passando come un filo di fuoco attraverso tutte le forme prese dalla materia. Lo so. Io sono la vita. Sono passato per diecimila generazioni, ho vissuto per milioni di anni, ho posseduto numerosi corpi. Io, che ho posseduto tali corpi, esisto ancora, sono la vita, sono la favilla mai spenta che tuttora divampa, colmando di meraviglia la faccia del tempo, sempre padrone della mia volontà, sempre sfogando le mie passioni su quei rozzi grumi di materia che chiamiamo corpi e che io ho fuggevolmente ho abitato.
L’amore non ha porte e catene, ma può diventare la tua prigione se sei tu a incatenarti al suo cancello per timore di perderlo.
Anche se si soffre, si lotta, si ride e si piange, io so, che vivere, è la forma più completa e dolce di questa, sia pur breve parentesi che è la vita.
Un giorno vieni al mondo e nessuno ti spiega cos’è la vita, lo impari giorno dopo giorno sulle tue spalle, con vittorie e sconfitte, che ti formano e ti fortificano a tal punto, che quando riesci a trovare l’isola felice cerchi di non mollare.
Devo la mia rovina non al valore dei nemici, ma alla perfidia degli amici.