Johann Heinrich Pestalozzi – Vita
Le gioie familiari sono, per l’uomo, le più preziose della vita, e la gioia che i genitori provano per i loro figli è la più sana del mondo.
Le gioie familiari sono, per l’uomo, le più preziose della vita, e la gioia che i genitori provano per i loro figli è la più sana del mondo.
Se la vita di condanna… bevi una birra e fatti una canna!
Ognuno di noi possiede la sua finestra interiore che apre solo quando le difficoltà della quotidianità ci tolgono il fiato e abbiamo bisogno di respirare nuove energie. Perché la prima cosa che facciamo alla nascita è respirare, respirare vita.
I barboni sono randagi scappati dalle nostre case, odorano dei nostri armadi, puzzano di ciò che ci manca. Perché forse ci manca quell’andare silenzioso totalmente libero, quel deambulare, perplesso, magari losco, eppure così naturale, così necessario, quel fottersene del tempo meteorologico e di quello irreversibile dell’orologio. Chi di noi non ha sentito il desiderio di accasciarsi per strada, come marionetta, gambe larghe sull’asfalto, testa reclinata sul guanciale di un muro? E lasciare al fiume il suo grande, impegnativo corso. Venirne fuori, venirne in pace. Tacito brandello di carne umana sul selciato dell’umanità.
La vita è infinitamente ricca di sfumature, non può essere imprigionata né semplificata. Ma semplice potresti essere tu.
La vita può disilludere in molti anfratti della mente e del cuore. Ma la mia mente vuole scacciare i demoni della solitudine ed il mio cuore batte forte e chiaro. Voglio donarmi ancora un tramonto fino a trovare il confine delle mie emozioni, voglio una pazzia tra le pazzie, la magia di una notte passata a baciarti le labbra. Voglio ancora sprigionare la mia protezione ad un amore grande e vero. Voglio guardarti negli occhi e condividere la mia speranza. Si, te l’ho detto, a me piace sognare con i piedi per terra. Mi basta sapere che esisti e che tutto quello che vorrei provare scaturisce da te. Un giocatore spera sempre in un colpo grosso. Gioco d’azzardo. Difficile, come un poker d’assi.
Le lacrime che non escono si depositano sul cuore, con il tempo lo incrostano e lo paralizzano come il calcare incrosta e paralizza gli ingranaggi della lavatrice.