Rosanna Russo (RosEgypt) – Vita
La tela della mia vita: i ricordi son tratti sfumati, le delusioni son pennellate marcate, emozioni e gioie son tenui colori che donano fulgida luce.
La tela della mia vita: i ricordi son tratti sfumati, le delusioni son pennellate marcate, emozioni e gioie son tenui colori che donano fulgida luce.
Da tanto tempo ho smesso di cercare, di affannarmi a dire e a dimostrare, vivo, e lo faccio al massimo catturando ogni respiro e trasformandolo un qualcosa di speciale; siamo figli del tempo e lui non ci avvisa quanto è trascorso il nostro.
La vita è sofferenza, amico, è una strada nella quale ci si perde. Spesso. Ma questo non deve farti mai smettere, neppure per un secondo, di cercare te stesso, la tua essenza, quel che realmente sei ma che ancora non sai.
Prendi per mano la tua vita, essa non ti è nemica come hai sempre pensato, ogni passo verso la verità e fatto di sangue e lacrime, come altrimenti si potrebbe svegliare una montagna che dorme?
Io credo ai segnali. Quello che abbiamo bisogno di apprendere è sempre davanti ai nostri occhi; è sufficiente guardarsi intorno con deferenza e attenzione per scoprire dove Dio vuole condurci e quale sia il passo migliore da compiere nel minuto successivo. Ho imparato a rispettare il mistero. Come diceva Einstein: “Dio non gioca a dadi con l’universo”, tutto è collegato e ha un senso. Benché esso risulti occulto per gran parte del tempo, noi sappiamo di essere prossimi alla nostra vera missione sulla terra quando ciò che stiamo facendo è permeato dall’energia dell’entusiasmo. Se lo è, tutto va bene. Se non lo è, conviene cambiare rotta. Quando siamo sulla strada giusta, seguiamo i segnali e, se ci capita di fare un passo falso, ecco che la divinità ci viene in aiuto, evitandoci di commettere un errore.
È inutile rivangare il passato, pensare a ciò che è stato e che non tornerà, nel bene o nel male ci ha lasciato delle cicatrici importanti, è il presente che conta a va vissuto sempre al massimo.
Nessun uomo potrà mai conoscere la vera felicità, finché al mondo ci sarà, anche, una sola creatura che soffre.