Sergio Mocchetti – Vita
E se ti dicessi che: “Preferirei morire che smettere di vivere?”
E se ti dicessi che: “Preferirei morire che smettere di vivere?”
La vita è un’ottima scuola, hanno detto. Ma ci sono pessimi alunni in giro, non imparano mai e si atteggiano a grandi maestri.
L’importante è come imparare a dividere la nostra vita con gli altri, piuttosto che pensare solo a noi stessi.
Anche le persone speciali a volte ci deludono. Ma se ci deludono erano davvero speciali o era il nostro cuore a dipingerle tali?
La vità è come un film, e noi ne siamo gli attori. Abbiamo il dovere di provare ad esserne protagonisti. La sola differenza è che la vita non ha copione, non possiamo scegliere o immaginare le scene. Le pagine sono bianche, sta a noi scriverle ogni giorno. Sta a noi essere “registi di noi stessi”.
È come se fossi perennemente in stallo, mi trovo in una stazione e i treni continuano a passare. Alcuni si fermano ed altri no, ma quando si fermano io non riesco a salire, è come se fossi ancorata al suolo, incapace di smuovermi da lì, completamente bloccata. Io vorrei provare a salire, ma non ne sono capace. E la gente mi guarda e io leggo nei loro sguardi: si chiedono che cosa io stia facendo, che cosa io stia aspettando per salire su uno di quei treni, ma loro non sanno, non possono capire.
La vita è una risposta all’amore.