Silvana Stremiz – Vita
Anche nelle favole, ad un certo punto qualcuno piange.
Anche nelle favole, ad un certo punto qualcuno piange.
Essendo solo di passaggio su questa terra più che avere fama ci si deve preoccupare di lasciare una traccia pulita del nostro passaggio. Preoccuparsi di lasciare una traccia leggibile, chiara, mai giustificata dalla falsità di un essere che quasi non esiste. Perché forse noi, gli “stronzi” che guardano in faccia la vita, non ci arrendiamo mai, se non tocchiamo e comprendiamo, ciò che ci passa accanto. O meglio restiamo coloro che sbattono la testa contro i muri pur di lasciare intatta la nostra vera essenza.
Il viaggio della mia vita.Ogni giorno percorro strade che mi portano nuovi confini e ogni luogo ha il suo fascino come le persone che incontro. Amo regalargli qualcosa di mio, una carezza, un sorriso, una parola dolce per la sciar loro un ricordo di me un vi voglio bene.
La vita è in sé un contenitore vuoto, neanche di così pregevole fattura. È ciò che decidiamo di mettere dentro che fa la differenza.
E da secoli che sono in viaggio verso me stesso ma non ho mai pagato il biglietto.Nella vita non cè un controllore che obblitera i biglietti.Solo io controllo me stesso e il frutto delle mie azioni, tirando fuori delle conclusioni.
Lo perdi e non lo cerchi più, ma poi. Capita di ritrovare il tempo quando non ce ne più.
La vita umana é dovunque una condizione in cui c’é molto da sopportare e poco da godere.