Stefano Del Degan – Vita
L’apparente “Nulla”, è fertile terreno per chi sa mettersi in ascolto o in osservazione.
L’apparente “Nulla”, è fertile terreno per chi sa mettersi in ascolto o in osservazione.
Amo ferocemente, disperatamente la vita. E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine. Amo il sole, l’erba, la gioventù. L’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina. Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile.Come finirà tutto ciò? Lo ignoro.
Le bambine rimaste molto da sole da grandi sono donne irresistibili. Così sono le sirene. Si vedono la sera a certe latitudini nuotare nell’acqua fluorescente la pelle dolce, d’incanto e sotto di rame. A volte, di giorno escono dall’acqua, restano ferme all’ombra sotto i portici e sentono rifiorire il rimpianto.
Una tradizione è un filo sottile, come un cordone ombelicale, che lega la madre terra al proprio figlio.
Lo trovai, mi stava passando davanti, era inafferrabile così coinvolto dal suo essere di passaggio; era confuso; era solo, perché nessuno riusciva a tenere il suo passo. E lui faceva così, passava. Finii per perderlo e per perdere la concezione di quanto altre volte l’avrei perso. L’ho perso ogni volta che ho creduto di poterlo fermare. Ho perso tempo credendo che fosse possibile averne anche solo un po’.
La vita è una strada, percorrila.
L’amore non è solo il senso, l’amore è appartenenza alla vita.