Virginia Woolf – Libri
Senza nessun bisogno di affrettarsi. Nessun bisogno di mandare scintille. Nessun bisogno di essere altri che se stessi.
Senza nessun bisogno di affrettarsi. Nessun bisogno di mandare scintille. Nessun bisogno di essere altri che se stessi.
Quando ci si rinfaccia le cose, non si è più in due nel rapporto, ma in tre: tu, io e il tarlo che ha cominciato a rodere le nostra storia. Nell’oscurità della materia, i tarli lavorano con discrezione, scavano gallerie per anni e, a parte qualche minuscolo fastidio, non ti accorgi di niente. Poi un giorno posi una tazza sul tavolo e il legno cede, sprofonda e in un istante, la superficie solida che conoscevi si trasforma in un cumulo di soffice segatura.
Io facevo parte della sua vecchia vita, la vita da cui lei stava scappando.
La cosa più banale diventa deliziosa se solamente la si nasconde.
“Mangia” gli ordinò Merlot.”Non posso.” Meschino indietreggiò, allontanandosi dal libro.”Perché?””Perché sciuperei la storia.” Spiegò Meschino.
Ma quella notte aveva torto.Ed io non ero nato per inginocchiarmi davanti a lui.
Quella notte Nicole fece di nuovo lo stesso sogno, un sogno che continuava a tormentarla da diverso tempo ormai.Vedeva una bambina dai riccioli biondi uscire da una chiesa e avviarsi a piccoli passi verso di lei, ma proprio mentre stava per raggiungerla, alle sue spalle, improvvisamente, si materializzava lui con indosso un elegante completo nero che, con il biondo dei suoi capelli metteva ancora più in risalto i suoi tratti somatici da ragazzo.Mettendo una mano su una spalla della bimba, sorrideva beffardo e diceva: “Non preoccuparti Nicole, penserò io a lei…”Si svegliava allora in preda ad un forte senso di impotenza e ripensava alla loro intensa storia d’amore avuta un anno prima e alla triste, amara scoperta che le aveva impedito di legarsi a lui in modo indissolubile…