Woody Allen – Morte
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida “In piedi, è giorno fatto!”, ti riesce difficile trovare le pantofole.
La morte è come il sonno, ma con questa differenza: se sei morto e qualcuno grida “In piedi, è giorno fatto!”, ti riesce difficile trovare le pantofole.
Stanislaw Lec dice che i cannibali si lamentano perché l’uomo fa schifo, ma il mostro di Milwaukee purtroppo o per fortuna era di bocca buona, e così ne ha mangiati 17.
Che cosa si può pretendere da un mondo in cui quasi tutti vivono soltanto perché non hanno il coraggio di suicidarsi!
Quella gente che ha più rispetto per i morti che non per i vivi è decisamente pericolosa.
Io nacqui nella prateria dove il vento soffiava liberamente e dove non c’era nulla a bloccare la luce del sole.Io nacqui dove non c’erano recinti e dove ogni cosa respirava liberamente. Io voglio morire là, e non dentro questi muri.
Dopo la morte c’è un tunnel di luce.
La morte è il mio mestiere, ci guadagno da vivere, ci costruisco la mia reputazione professionale. Io tratto la morte con la passione e la precisione di un becchino: serio e comprensivo quando sono in compagnia dei familiari in lacrime, ma freddo osservatore quando sono solo. Ho sempre pensato che il segreto nel trattare con la morte consistesse nel tenerla a debita distanza. Questa era la regola: non permetterle di avvicinarsi sino a sentirne il fiato sul collo.