Gigliola Perin – Desiderio
Genuflessa a te, sottomessa hai tuoi voleri, assaporo il tuo miele, così dolce sulla mia lingua, tu padrone del mio piacere.
Genuflessa a te, sottomessa hai tuoi voleri, assaporo il tuo miele, così dolce sulla mia lingua, tu padrone del mio piacere.
Imprimerò ogni immagine di te, ogni piccola ruga che solca il tuo viso, la custodirò nella mente ed ogni volta che ti cercherò in altri occhi non troverò mai i tuoi. È stata l’ultima volta che ti ho visto, sento che mi sveglierò e tu non ci sarai più. Resterà il tuo viso a farmi compagnia negli inverni che arriveranno, passeranno gli anni, ma tu resterai sempre uguale nel mio cuore. Un grande amore e niente più.
I tradimenti più grandi li avrai dai tuoi amici, perché ti difendi dai nemici ma mai dagli amici. E sono quelli che ti radono al suolo l’anima.
Tutte le strade che conducono al desiderio del cuore sono lunghe.
Sei la passione più sconvolgente e i brividi del corpo, sei cibo per la mente, sei i respiri dell’anima. La ragione smette di essere per dar spazio al tormento che solo tu sai destare.
Ci si abitua a tutto. A non sentire più il dolore, a guardare i giorni passare, ridere quando non te ne sbatte nulla di quello che viene detto. Ci si abitua anche a non dormire per non sognare. Semplice farlo, divieni un contenitore vuoto e ben sigillato.
La sensualità ama rivelarsi in sottili giochi intriganti che rapiscono i pensieri.