Gigliola Perin – Desiderio
Le tue labbra, la mia libertà. Le tue mani, il mio tormento. Il tuo corpo, il mio appagamento. Scappa da me e spoglieremo il desiderio per vestirlo con il piacere.
Le tue labbra, la mia libertà. Le tue mani, il mio tormento. Il tuo corpo, il mio appagamento. Scappa da me e spoglieremo il desiderio per vestirlo con il piacere.
Vorrei essere più veloce della mia ombra, vorrei riuscire ad usare parole invece di pagine, vorrei avere inchiostro al posto del sangue, e ali al posto dei piedi, per riuscire ad arrivare al tuo cuore e restarci per un solo attimo o per l’eternità.
Ed è finito tutto così, con una lite, con parole che hanno gelato il sangue. Finito senza nemmeno guardarsi negli occhi, con un semplice sms. Da adesso basta, io e te chiuso. Ed ora addio. Questo siamo. Ti ringrazio solo di ciò che porterai con te. Il mio cuore e la mia anima non è più mia ma tua. Trattale bene perché non me le potrai più ridare indietro, resterò solo un contenitore vuoto per l’eternità.
Nel mio mondo immaginario tutto è fatto di sogni.
Ricorda. Sogna.
Quando morirò non raccontatemi, chi non mi ha vissuto non capirebbe chi ero…
Due semplici parole che avrebbero saputo dire tutto e di più. Ma la bocca tace, parla solo per far male.