Antonio Cuomo – Desiderio
Quando non ci sono, vienimi a cercare, perché io amo essere trovato.
Quando non ci sono, vienimi a cercare, perché io amo essere trovato.
Dovrebbero esserci più bocche chiuse e più braccia aperte.
Voglio essere mani e sudore che lascino solchi sulla pelle, una carezza e un orgasmo al cuore, tenerezza e dolcezza, un graffio che ti devasta dentro. Voglio essere gelosia che ti avvelena, ti sfianca. Ti fa perdere la ragione e ti piega in due, non ti fa dormire la notte. Essere stilla di sangue che cola lentamente, ti corrode l’anima, ti scorre in vena senza sosta e pulsa. Voglio essere tempesta e impeto di vento, attraversarti il respiro, lasciarti senza fiato. Voglio essere desiderata, rincorsa, presa e sbattuta nei tuoi sospiri. Essere amata e odiata come femmina e donna, la tua.
Sono tutte belle facciate di cattedrali, dove non vi è nessun Dio.
Per me amare è tenere il suo respiro tra le braccia e accorgermi che intorno ogni rumore si è spento. Il mondo tace… quando tu sei la mia pace!
Se desidero te, non è solo perché colmi un vuoto, non è solo perché hai preso un angolo del mio cuore. È il sentirmi pieno di voglia, pieno di emozioni. Il desiderarti mi rende imbarazzato, mi fa smettere di ragionare; è la sensazione che solo adesso voglio provare, solo desiderando te…
La speranza è nel sorriso, il pianto è un inutile danno, una condanna, dove l’unico peccato è l’innocenza.