Dody Antonelli – Desiderio
Vieni qui, avvicinati a me, posa dolcemente la mano sul mio cuore e ascoltane i battiti, scandiscine il ritmo e placa questa mia anima che brama di desiderio per te.
Vieni qui, avvicinati a me, posa dolcemente la mano sul mio cuore e ascoltane i battiti, scandiscine il ritmo e placa questa mia anima che brama di desiderio per te.
Il 52% degli italiani sopra i 40 anni ha problemi di impotenza.L’impotenza offre, per chi non ne soffre, la possibilità di negare accoglienza.
Abbiamo limitato controllo sui nostri pensieri. Siamo prigionieri di desideri impossibili. Questi che attraversano tutte le porte del nostro cuore portando a nudo sui nostri volti quell’infinito tormento. Martirio che non rende beatificazione al nostro esistere. Ti penso.
Gli uomini in stato di veglia hanno un solo mondo che è loro comune. Nel sonno, ognuno ritorna a un suo proprio mondo particolare.
Il mio desiderio è fuggire. Fuggire da ciò che conosco, fuggire da ciò che è mio, fuggire da ciò che amo. Desidero partire.
Parole dette per istinto, liberi suoni ascoltati nei nostri abbracci, di corpi liberi di sola pelle, carezze che gridano il piacere nel sfiorarsi, sussurri che gridano amore, gocce di noi che scrivono il piacere sulla pelle, con il sapore di mare per il sale della tua natura, per il domani che ci vedrà ancora abbracciati.
In campo di concentramento ho capito il rapporto che si può stabilire – ironico e profondo – fra il cibo e l’immaginazione magica.È la carenza che fa galoppare i sensi e trottare la fantasia. La mancanza sta all’origine di tutti i pensieri desideranti. E anche di tutte le deformazioni più o meno segrete del pensiero.