Charles Bukowski – Desiderio
Mi piacerebbe avere una cura per i pezzi di scacchi che chiamiamo umanità.
Mi piacerebbe avere una cura per i pezzi di scacchi che chiamiamo umanità.
L’anima sazia calpesterà il miele di favo, ma all’anima affamata ogni cosa amara è dolce.
Mostra quel triangolo di seta dal morbido apparire, convulsamente arrotolata nell’acerba carne ti proponi allo sguardo. Veritiero è quel mio guardare, che si infrange su pelle arsa dal piacevole vedere. Sei così tinta della tua stessa essenza, bagnata del tuo respiro. Sarà gioia godimento emozione o solamente piacere dell’essere.
Nessuno è veramente soddisfatto della propria vita, qualcuno che lo asserisce lo fa solo per ingannare se stesso, tutti invece aspiriamo a qualcosa di diverso, il problema è che non sappiamo cosa sia.
Ogni giorno illuditi che tutto possa andare bene, potrebbe anche essere che, nell’arco della giornata la tua non sia solo un’illusione.
Vediamo troppi desideri spegnersi, per questo ci resta difficile sognare e continuare a crederci.
Vorrei tornare indietro nel tempo, ma non al periodo della mia infanzia o adolescenza, ma ancor prima, vorrei tornare nel periodo di quando ero uno spermatozoo. Altro che corsa verso l’ovulo di mia madre, stavolta starei fermo a guardare gli altri correre, magari pensando “che coglioni, corrono corrono perché non sanno cosa li aspetta”.