Alessandro D’Avenia – Desiderio
Avevo bisogno di silenzio. Avevo bisogno di camminare da solo. Avevo bisogno dell’essenziale, e in montagna è più facile trovarlo.
Avevo bisogno di silenzio. Avevo bisogno di camminare da solo. Avevo bisogno dell’essenziale, e in montagna è più facile trovarlo.
La cosa più strana è che io uso le parole per ancorarmi, e poi sono proprio loro a spingermi verso l’ignoto, come mappe mute da riempire di luoghi, perché ogni parola detta con precisione apre uno spazio vuoto attorno, come il molo di un porto.
La bellezza è come ci si sente dentro, e si riflette negli occhi.
Anche quando la tua voce tace, sento il tuo respiro, sento i battiti silenti del tuo cuore, sento forte il desiderio di volerti bene.
Custodite i sogni che ritenete più preziosi e fate di tutto per conseguirli: le cose che si sentono dentro non possono essere depredate.
Il vero cambiamento sta nel non desiderare cambiamenti.
Se le stelle “cadenti” potessero fare il percorso all’incontrario, sarebbero “sorgenti”. Ognuno la sera aspetterebbe la propria stella sorgente, potrebbe vederla salire fino al cielo e fermarsi lì, accanto alle altre, per dialogare di quell’uomo laggiù, lasciato solo ad ammirarla.