Salvatore Currò – Desiderio
Del passato non rimpiango tanto i desideri irrealizzati, quanto il coraggio che non mi è bastato a realizzarli.
Del passato non rimpiango tanto i desideri irrealizzati, quanto il coraggio che non mi è bastato a realizzarli.
Certo… mi piace che tu ami il mio cervello… però spiegami come mai lo stai cercando così in basso.
Le cose si ottengono quando non si desiderano più.
Calore infinito che si alimenta dai saturi vapori del tuo alito, respiro che nutre questo focolare che senza quiete arde, spargendo il suo fuoco in ogni angolo dei nostri corpi. Dimena forte le sue faville attraverso le arterie che arrivando diritte al cuore infuocandolo di te, zampilli accesi che scendono giù a marcare le pareti della mia anima, graffiti incisi a fuoco da questa passione arroventata che non ha tregua.
Le mie labbra assaporano la tua pelle, le nostre anime incontrano un piacere che fa fremere il nostri corpi. Quanto desiderio di passione che vi è in noi, quanta voglia di scoprirsi e viversi.
Che resistenza può opporre il mio corpo se la pentacrazia sensoriale mi conduce a te? Io sono solo un umile suddito nel regno della tirannia emozionale.
La tua diffidenza, i tuoi pugni chiusi, le tue cicatrici. La mia pazienza, i miei sorrisi, le mie carezze. I nostri occhi. Le nostre mani.