Rachid Ouala – Desiderio
Le radici profonde delle proprie origini sono impiantate come le palme nell’immenso deserto ci regalano il sapore dolce dei datteri e l’amara distanza dell’amore e della lontananza.
Le radici profonde delle proprie origini sono impiantate come le palme nell’immenso deserto ci regalano il sapore dolce dei datteri e l’amara distanza dell’amore e della lontananza.
Vediamo troppi desideri spegnersi, per questo ci resta difficile sognare e continuare a crederci.
E corri… e vivi… e azzanni la vita più che puoi per gustartela, bella o brutta che sia…E io sto correndo.Scavalco mura di infamie, di dolore e di ricordi…E mi avvicino sempre più alla metà… stancandomi, senza mai fermarmi.
Non mi è mai piaciuto il fritto misto. Prendere dal piatto una verdura in pastella senza sapere se sarà un cavolo, un broccolo o un carciofo mi toglie il gusto di mangiare.Preferisco assaporare anche con gli occhi. E pre-gustare, pre-sentire, pre-vedere ciò che sto degustando…
Rivoglio quello che era mio, rivoglio quello che ho perso ingiustamente lo cerco e me lo riprenderò costi quel che costi. Rivoglio quello per cui vivo, rivoglio la mia vita, la mia libertà, di pensare, di scegliere, e di permettere anche il lusso di sbagliare. Io voglio, io avrò.
Quando dentro di me parla il silenzio, posso dargli il volto che voglio io.
Si dice sempre: meglio starei a non averti conosciuto, ma spesso il dolore di un addio, dopo quello che si è provato, esplode in una bomba di adrenalina che ti fa rimettere in gioco e sarà pure la rabbia che hai dentro, la voglia di fargli dire nel rincontrarti… forse ho sbagliato.