Cinella Micciani – Desiderio
Spesso, vicina a te, mi sento come una lampadina che non s’accende, perché nessuno ha premuto il pulsante.
Spesso, vicina a te, mi sento come una lampadina che non s’accende, perché nessuno ha premuto il pulsante.
Bisogna comprendere la differenza tra “desiderare” qualcosa e “ritenerla un diritto”.
“E cosa avresti desiderato?” chiesi piena di dubbi “tu puoi avere tutto.””Ho desiderato te.” E il suo sorriso si spense. “Non ne avevo il diritto ma ho allungato la mano e ti ho presa ugualmente. E ora, guardati cosa sei diventata! Stai cercando di sedurre un vampiro.” Scosse la testa con finto orrore.”Non è peccato desiderare ciò che è già tuo, lo sai. E poi, pensavo fossi preoccupato per la mia virtù.””Lo sono. Se per me è troppo tardi… Bè andrei all’inferno, e dico sul serio, pur di impedire che ci finisca tu.””Non puoi lasciarmi andare in un posto in cui tu non ci sarai.” dissi “Per me quello è l’inferno. Comunque, c’è una soluzione anche a questo: che ne dici di diventare immortali?”
La nostalgia è un desiderio: ne avremmo bisogno anche se fossimo in grado di scegliere cosa dimenticare.
Una volta raggiunti, i desideri materiali perdono valore e sono subito sostituiti da nuove ambizioni.
Forse un leggero senso di precariietà, di possibile rottura, avrebbe potuto animarci, ma non abbiamo mai lasciato che la vita ci toccasse nella sua imprevedibilità.
Quando la tua mano stringe forte la mia, scompare ogni paura, il cuore canta, l’anima sorride!