Flavia Ricucci – Desiderio
Ho steso le coperte sul balconeil sole le scolora, i panni sporchili ho messi nel cassetto, la miaporta è chiusa “per lutto”.
Ho steso le coperte sul balconeil sole le scolora, i panni sporchili ho messi nel cassetto, la miaporta è chiusa “per lutto”.
Nella mia lettera a Babbo Natale ho chiesto solo una cosa: che tu mi prenda tra le braccia e che per una volta, invece d’ascoltare la testa, ascolti il cuore.
Un angolo è una promessa. Girarlo non so.
Ogni stella nel buio della notte è un desiderio da esprimere, ma solo qualcuna cadrà e fortunato sarà chi la coglierà.
Alle volte si ha la sensazione che la richiesta di un desiderio fatta troppo fortemente automaticamente annulli la realizzazione del desiderio stesso.
A volte i desideri sono tanto impossibili che fanno paura: il mio è forse il più assurdo che si possa immaginare. Vorrei, vorrei, ma chissà forse avrei paura; vorrei rivederti qui ora accanto a me vivo, dolce e sereno come eri. Vorrei stringerti ancora e farmi stringere forte, forte in un caldo abbraccio.
La tua camminata è un divenire delle tue sinuose movenze e la sublimazione alchemica del mio sguardo.