Carlo Peparello – Desiderio
Darei chissà cosa per rivivere la mia vita, però stavolta mi godrei più intensamente i miei errori e continuerei a non pagare le multe.
Darei chissà cosa per rivivere la mia vita, però stavolta mi godrei più intensamente i miei errori e continuerei a non pagare le multe.
Ed è proprio quando non desidererai più nulla che avrai vinto.
Quando sei felice, veramente felice, godi di una quasi immortalità spirituale dove nulla può scalfirti o ferirti, ma tornando alla congiunzione… “quando”?
Vorrei donare un po’ della mia forza a quelle persone che pensano di mollare, vorrei regalare un po’ del mio coraggio a coloro che devono affrontare cose difficili, vorrei porgere un po’ della mia allegria a chi versa lacrime, vorrei avere qualcosa in meno io per rendere più serene quelle persone che questa vita non l’amano più.
Il desiderio del mio ego… sognarti.
Invano ti ho tanto cercata,Ho provato a darti un volto.Ho immaginato e, sognato,Come, potesse essere, con te, la mia vita.Sbattendomi e, rimpiangendo di non averti mai trovata.Magari dietro l’angolo o una porta sbattuta.Lo sò correrti dietro non è servito,e, continuarlo a fareNon migliorerà il mio stato…Anche questo, infondo, è un sogno…Basterebbe avere un po’ di fortunae, che quella signora, che tutti chiamano Dea BendataTrovasse anche me per entrare nella mia vita…
Vorrei fossi il libro non letto, l’enfasi che appassiona il creativo, la calma di un sospiro negato sacrificato sull’altare della conoscenza e che non ammette distrazioni… che ausculta, a cui nulla sfugge… carpire ogni vibrazione tua, di note plausibili, di sincerità sconosciuta, accordo perfetto tra armonia d’intenti e calore profuso senza remore… guardarti dentro senza ipocrisia, volerti bene questo vorrei.