Albert Camus – Desiderio
Essere privi di speranza non significa disperare.
Essere privi di speranza non significa disperare.
Il desiderio più inafferrabile e raro è quando, osservando il tuo volto: le tue labbra, le tua mani, il tuo corpo, l’emozione che si scatena da origine ad un’aritmia fatale che salva il mio corpo solo se appagato dal risultato di tale emozione; possedere la tua anima e il tuo corpo accendendo un falò di passione, amore, armonia dei corpi e delle menti, sintonia di pensieri e parole, originano il fuoco d’artificio finale più spettacolare a cui si possa assistere; la sublimazione del desiderio, “ergo”, un solo corpo, una sola mente, un solo istinto… ecco, questo è il mio desiderio!
La felicità non è avere quello che si desidera, ma desiderare quello che si ha.
È meglio essere una nullità nel regno metafisico dei morti, che qualcheduno nel regno terreno degli stupidi.
Vieni qui, avvicinati a me, posa dolcemente la mano sul mio cuore e ascoltane i battiti, scandiscine il ritmo e placa questa mia anima che brama di desiderio per te.
C’è un tempo, e non dipende da me, in cui le cose si compiono.
Il mio pensiero vola, trainato dal desiderio che lo innalza nell’immenso; lascia la gabbia che racchiude le parole per farsi silenzio e in esso raggiunge tutti.