Mauro Corona – Desiderio
Tendo l’orecchio e sento il passo dei ricordi della perduta casa, solo una pietra cerco.
Tendo l’orecchio e sento il passo dei ricordi della perduta casa, solo una pietra cerco.
Arrivi al punto che desideri ciò che ti sta uccidendo più di ogni altra cosa.
Notte buia.Aria gelida.Fermo nei pensieri un istante di vita trascorsa e provo, a riassaporarne l’attimo, della tua pelle candida e dei capelli tuoi sciolti sul cuscino. Eppure è passato troppo poco tempo da quell’istante,ma da allora non smetto un solo attimo di pensarti, di cercarti, di amarti. È una continua ricerca di quel momento perfetto in cui c’eravamo solo te ed io, solo noi e tutto il resto fuori.Da quella stanza.Mi giro e mi rigiro nelle lenzuola di questa notte gelida, tanto a farmi da calore ci pensa il mio pensiero di te.
Quello che sento è sempre più forte di quello che penso.I miei desideri sono più tenaci dei miei pensieri.
A vent’anni credevo di cambiare il mondo oggi che ne ho cinquanta ho capito che il mondo ha cambiato me.
Vorrei essere più veloce della mia ombra, vorrei riuscire ad usare parole invece di pagine, vorrei avere inchiostro al posto del sangue, e ali al posto dei piedi, per riuscire ad arrivare al tuo cuore e restarci per un solo attimo o per l’eternità.
Due voglie che si cercano per lo stesso motivo, trovano sempre il modo d’incontrarsi.