Ivano Fossati – Desiderio
Non sono che il contabile, dell’ombra di me stesso se mi vedete qui a volare.
Non sono che il contabile, dell’ombra di me stesso se mi vedete qui a volare.
Che assurdità dire: “Finché non avrò quello che desidero, non potrò essere felice”.
Desidero cose prive di senso e le dimentico un attimo prima di scoprirne il significato.
Il corpo implora il ritorno all’inorganico. Nel frattempo non si nega nulla.
Vorrei che la luna mi parlasse, vorrei stare ad ascoltare belle storie d’amore al chiarore della sua luce, mentre tutto intorno tace e si sente solo il battito dei cuori innamorati, che con la purezza dei loro sentimenti ripuliscono il mondo dall’odio. Anche se per una notte, una sola notte, è bello avere la consapevolezza del trionfo dell’amore.
Benché i desideri spianino la via alle delusioni, sono la molla che può spingerci ad avanzare lungo la salita evolutiva.
La speranza: una semplice parola e buongiorno del mattino; viene ferita… confusa durante la giornata e all’imbrunire cessa di brillare ma risuscita con l’aurora… Sempre e vive con noi!